ME FIRST !

ME FIRST!

ME FIRST è un percorso di counseling di gruppo, riservato ad un massimo di 11 persone che vogliono avere un appuntamento quindicinale con altre donne con le quali analizzare aspetti della loro vita che sentono comuni, ma per i quali non vedono vie d’uscita.


Perché 11 persone? Perché 11 è il numero del nuovo ciclo, dell’inizio della nuova decina, dell’inizio fattivo del cambiamento, della consapevolezza che abbiamo tante esperienze alle spalle e che è ora di metterle a frutto. 


E 11 perché è la mia sfida in questa “giornata di scuola”, quello che, io in primis, sono venuta ad imparare in questa incarnazione. Sono nata in un giorno 11 e il mio compito è creare equilibrio fra il sopra e il sotto.


La carta nr. 11 dei tarocchi di Marsiglia, La Forza,  ci mostra la via della realizzazione personale, che non può che partire dall’integrazione del maschile e del femminile, dell’istinto e della ragione, del conscio e dell’inconscio, del microcosmo e del macrocosmo. 


Già dal nome che ho voluto dare a questi incontri,  ME FIRST vuole mettere la donna al centro della sua vita, portarla alla consapevolezza di essere lei il perno intorno al quale tutto ruota, di essere uno e tutto, l’eterno femminino che completa il suo valore nella fusione d’anima con l’archetipo del maschile. 


Non è questione di trovare la propria metà, ma di sviluppare le doti che ogni individuo ha in sé, indipendentemente dal suo genere sessuale. 


Queste doti sono archetipiche, ma anche sistemiche, derivano cioè dal sistema famiglia in cui abbiamo scelto di nascere, culturali dal paese in cui siamo nati, sociali dal livello di prosperità economica che ci ha accolti.


Tutto questo, insieme all’eredità famigliare, segna il nostro agire nel mondo, crea la nostra personale decodifica di noi stessi, degli altri, del mondo, crea cioè il nostro COPIONE.



Sei nel posto giusto se...

  • hai dei sogni da realizzare, ma ancora non riesci a capire come farlo
  • ti sei accorta di non avere sogni, di non essere in grado di desiderare un’altra vita
  •  vuoi trovare un equilibrio tra i tuoi progetti personali e professionali.
  •  cerchi strumenti e strategie che ti aiutino a riscoprire te stessa e a lavorare sulla tua crescita personale e professionale senza sentirti in colpa verso marito, figli, genitori

·       ti sei resa conto di aver vissuto troppo tempo per compiacere i tuoi cari

·       ti sembra di non essere vista

·       non sei contenta del tuo corpo

·       non ti senti mai all’altezza delle situazioni, anche le più apparentemente semplici

·       sei in una nuova fase di vita e non trovi il tuo equilibrio

·       hai un problema di relazione (amici, partner, lavoro)

·       ti sembra di non comunicare correttamente, che gli altri proprio non ti capiscano

 

Il Counseling di gruppo permette di

  • migliorare la comunicazione tra i partecipanti, sviluppando l’empatia e l’ascolto attivo che il singolo porterà poi nella sua vita
  • individuare compromessi rispettosi dell’autenticità di ognuno
  • intraprendere un percorso di conoscenza con le varie fasi della vita che si esprimono in particolari fasce d’età
  • rafforzare la complicità nella coppia e la sintonia familiare
  • potenziare la comunicazione tra genitori e figli

 

 

Perché scegliere il lavoro di gruppo invece del counseling individuale?

Il counseling di gruppo lavora sulle modalità comportamentali dei singoli e sulle dinamiche relazionali del gruppo al proprio interno, che evidenziano gli schemi comportamentali del singolo in tutti i contesti della sua vita.

L’obiettivo generale del counseling di gruppo è lo stesso di quello individuale: aiutare ogni singolo partecipante a stare bene con sé e con gli altri.

L’obiettivo è sempre la serenità del singolo e la conciliazione nella relazione, attraverso la rivalutazione delle proprie capacità, alle quali magari abbiamo rinunciato da molto tempo.

Quali sono i temi che si possono affrontare nel counseling di gruppo?

Dai temi più impegnativi come il lutto, la separazione, la perdita del lavoro a quegli episodi della vita quotidiana per i quali tendiamo a dire “passerà”, facendo finta di non sapere che quel sassolino formerà una montagna che sarà molto più difficile da affrontare.

La rabbia, la delusione, le paure, i litigi, le discussioni finite male, il ruolo di genitore, di figlio, di collaboratore,  ecc.

Nel caso i presenti non abbiano temi da portare,  propongo un tema di interesse generale.

Nel caso emergano vissuti individuali molto dolorosi che necessitano maggiore intimità, non esiterò a spostare l’incontro sul piano individuale, sempre in protezione della persona.

 

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