Costellazioni individuali

Costellazioni famigliari individuali



L'uso dei pupazzetti (playmobil o altri o qualsiasi oggetto sostitutivo delle persone) nelle costellazioni individuali è stato introdotto, oltre un decennio fa, da Jacob e Sieglinde Schneider, che, ispirandosi direttamente alle costellazioni famigliari di Bert Hellinger, intendevano permettere alle persone di lavorare con le costellazioni, anche se avevano ritegno a farlo in gruppo o non sussistevano le condizioni per creare un gruppo.

Il passaggio all’online è stato fortemente favorito dal periodo pandemico, iniziato nel 2020, quando le persone manifestarono un bisogno maggiore di trattamenti, in funzione delle limitazioni della libertà di movimento vigente. Insomma, costretti a vivere insieme più del solito, in situazione oggettive di stress, le dinamiche famigliari esplodevano e la gente aveva il tempo per notarle e pensare a guarirle.

L’esperienza fatta ha dimostrato che il campo morfogenetico si crea lo stesso, anche attraverso lo schermo, così che facilitatore e cliente possono accedervi e reperirvi quelle informazioni che, mantenendosi nel cognitivo, non arrivano ad intuire.

I pupazzetti, inquadrati da una telecamera suppletiva, vengono mossi dal facilitatore, su indicazione del cliente. Le sensazioni corporee e le emozioni che le persone provano sono equivalenti a quelle che si provano in presenza, essendo per contro evidente che abbracciare una persona con la sua viva fisicità, il suo profumo, il suo sguardo, la sua mimica costituisce un’esperienza sensoriale di un’altra intensità.

Negli anni la tecnica delle costellazioni individuali online ha raccolto il favore dei maggiori allievi diretti di Bert Hellinger (1925-2019).

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